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KRAV MAGA – POWER BOUND – FUNCTIONAL TRAINING

KRAV MAGA

Il Krav Maga è un sistema di difesa di origine israeliana sviluppato originariamente per contrastare le aggressioni antisemite negli anni 1960 e poi successivamente adottato dalle forze di difesa israeliane e le forze di sicurezza israeliane. Il krav maga deriva da una combinazione di tecniche provenienti da boxewrestlingaikidojudokaratekung-fu e combattimento da strada.

Il Krav Maga è noto per la sua attenzione alle situazioni del mondo reale e per la sua estrema efficacia. Deriva dall’esperienza di combattimenti di strada dell’artista marziale ungherese-israeliano Imi Lichtenfeld, che fece uso della sua formazione come pugile e wrestler, mentre da ragazzino difendeva sé stesso e i suoi amici da aggressioni antisemite nel quartiere ebraico a Bratislava, in Cecoslovacchia, durante la metà degli anni ’30. Alla fine degli anni ’40, in seguito alla sua migrazione in Palestina, iniziò a fornire lezioni sull’addestramento al combattimento a quello che sarebbe diventato l’IDF.

Il Krav Maga ha una filosofia che enfatizza l’aggressività e le simultanee manovre difensive e offensive. Il Krav Maga è stato utilizzato dalle unità delle forze speciali delle forze di difesa israeliane, dalle forze di sicurezza e dalle unità di fanteria regolari. Variazioni strettamente correlate sono state sviluppate e adottate dalle forze dell’ordine israeliane e dalle organizzazioni di intelligence. Esistono diverse organizzazioni che insegnano varianti del Krav Maga a livello internazionale.

L’espressione krav maga, in ebraico moderno, significa letteralmente “combattimento con contatto/combattimento a corta distanza”. È costruito estrapolando e semplificando i movimenti e le tecniche apprese attraverso lo studio delle arti marziali e degli sport da combattimento in modo da renderlo il più semplice ed efficace possibile durante un combattimento senza regole.

POWER BOUND

Il Powerbound è un sistema di allenamento ad alta intensità, espressamente concepito per il trampolino elastico.

Questi due elementi, combinati insieme al sistema di ammortizzazione del rebounder, garantiscono un allenamento efficace ad alta intensità, ma anche estremamente sicuro, in quanto l’impatto su schiena e articolazioni risulta alleggerito dalla superficie di rimbalzo del trampolino.

Quali sono le caratteristiche principalidel workout “Power Bound”?

benefici del rimbalzo power bound

Il workout Power Bound trova il suo punto di forza nella modalità di rimbalzo. La pressione sul rebounder non viene effettuata saltando “verso l’alto”, come per un classico trampolino elastico, ma si focalizza nella spinta della superficie del trampolino verso il basso. 

Le caratteristiche del programma “Power Bound” principali sono:

  • Sicurezza:il rimbalzo verso l’alto è limitato dalla tecnica di spinta “verso il basso”; i movimenti vengono eseguiti tutti a pochi centimetri dalla superficie del rebounder; riducendo pressoché al nulla il rischio di cadere dal trampolino.
  • Semplicità:gli esercizi di cui si compone il workout sono studiati per essere semplici e alla portata di tutti, senza difficili coreografie da memorizzare ed eseguire.
  • Intensità soggettiva:l’intensità del Workout può essere gestita personalmente, semplicemente dosando la forza di spinta sul tappeto del trampolino; in questo modo qualsiasi workout risulta soddisfacente, adattandosi al livello di chiunque, esperto e meno esperto.
  • Efficacia:la semplicità degli esercizi ed una tecnica perfezionata garantiscono l’efficacia del workout, ormai comprovata da migliaia di praticanti.
  • Divertimento:ultimo, ma non meno importante. Con il workout Power Bound ci si allena divertendosi. La sincronicità e il senso del ritmo, assieme al movimento di rimbalzo, incentivano nel corpo la produzione di endorfine e serotonina, inducendo naturalmente sensazioni di benessere, euforia e divertimento.

FUNCTIONAL TRAINING

Per ginnastica funzionale (o allenamento funzionale) si intende un’attività motoria eseguibile in palestra o all’esterno finalizzata a migliorare il movimento dell’uomo e della donna e l’esplicazione delle funzioni motorie quotidiane. L’approccio a questo genere di esercizi è variegato, a seconda del livello o dell’intensità voluta. A tal proposito vengono utilizzati spesso piccoli attrezzi come funi, sacchi, gomme di camion, tutto ciò che può essere utile per muovere il corpo nei tre piani: sagittale, frontale e trasverso. Si parte dal proprio corpo considerato come sovraccarico (mediante sbarre per trazioni o per parallele, piegamenti a terra, balzi pliometrici ecc.) fino ad arrivare ai mezzi di circostanza quali: massi, tronchi, ruote, funi, catene, passando per tutti gli attrezzi convenzionali quali: kettlebells, palle mediche, elastici, clubbells, sacche ripiene di sabbia (sandbags, bulgarian bags) o di acqua (flowbags), tubi contenenti acqua (water pipe), anelli (power ring), flying (usando il proprio peso in sospensione), Bosu, Fit Ball, tavolette propriocettive e via dicendo, senza dimenticare i sempre validi bilancieri e manubri.

Contrariamente ad altri metodi di allenamento più selettivi, l’allenamento funzionale ha come finalità lo sviluppo globale di tutte le principali capacità motorie, ossia le capacità condizionali (forza, resistenza, potenza), le capacità coordinative (equilibrio, controllo motorio e posturale, agilità, adattamento motorio…) e la mobilità articolare. Tuttavia, la ginnastica funzionale deve rispettare almeno alcuni (se non tutti) tra i seguenti principi per essere considerata tale:

– capacità nell’utilizzare le forze di reazione (al suolo, in acqua, in aria);

– trasmissione delle forze attraverso i segmenti corporei;

– consapevolezza e costante controllo della postura di tutti i segmenti ossei e delle articolazioni durante ogni movimento;

– esecuzione di ogni movimento in catena cinetica e massima sinergia muscolare;

– coinvolgimento dei tre piani di movimento nello spazio (frontale, sagittale, trasverso);

– stimolazione dei recettori propriocettivi (riducendo la base di appoggio o utilizzandone una instabile);

– attivazione dei muscoli del core, fondamentali nella gestione delle catene muscolari, fungendo da congiunzione tra arti inferiori e superiori;

– ricerca della reattività considerata come reazione immediata ad un evento improvviso

Un altro aspetto importante verso cui si concentra l’allenamento funzionale è la sollecitazione degli schemi posturali primitivi (primitive movement patterns), ovvero i gesti che l’uomo ha perfezionato nella sua evoluzione, relativi alle sue necessità fondamentali. Essi possono essere inquadrati nelle seguenti otto categorie di gesti motori complessi:

• Roll & Twist (Rotolamenti e Torsioni)

• Pull (Trazioni)

• Press (Spinte)

• Slam (lanci)

• Locomotion (locomozione)

• Lift (sollevamenti di oggetti)

• Carry (trasporto di oggetti)

• Squat (accosciate, affondi)